giovedì 29 settembre 2011

QUANDO PRONUNCI IL MIO NOME

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QUANDO PRONUNCI IL MIO NOME

La parola diventa rugiada sulle tue labbra.
Dici: albero –
E vedo foreste di alberi.
Dici: pietra –
Non asfalto o cemento,
ma sotto l’acqua punge la roccia.
Dici: bello –
E l’alba fa spuntare tulipani
e il nostro grembo si riempie di primule.
E quando è finito già quasi tutto:
un sigillo rosso prende il posto della tua bocca
quando sciogli lentamente il mio nome.



amy Karolyi)


domenica 18 settembre 2011

Invidia del contrabbasso


Invidia del contrabbasso

Lo guardo che riposa,
il contrabbassista,
e come l'ammanta (certo, è una lei), spontaneo come l'amante
che sistema un maglione sulle spalle
dell'amata.

Poi si risolleva
e la fa entrare, cantando;
la carezza uniforme dell' archetto
sulle corde di minugia, nel vibrato
galleggiano gli accordi, il basso geme.

Glissando, su e giù lungo la gola di lei,
le note si elidono, scivolano presto
nelle successive, il corpo di mogano e il testo
letto da dita istruite che conoscono bene
il braille di Bach & Schumann.

Possente, protratto,
pizzica  il do basso a corda libera
e ciascuna donna lì seduta
sa che ogni innocenza è perduta.

Moira Egan

mercoledì 7 settembre 2011


Consigli al poeta - Philippe Soupalt


Sii come l'acqua
quella della sorgente e delle nuvole
puoi essere iridato o incolore
ma che nulla ti fermi
neanche il tempo
Non ci sono strade troppo lunghe
nè mari troppo lontani
Non temere nè il vento
nè ancor meno il caldo o il freddo
Impara a cantare
senza stancarti mai
mormora e insìnuati
o strappa e travolgi
Balza o zampilla

Sii l'acqua che dorme
che corre che gioca
l'acqua che purifica
l'acqua dolce e pura
perchè essa è la purificazione
perchè essa è la vita per i vivi
e la morte per i naufraghi