Lo spiraglio dell'alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell'alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell'alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell'alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
Cesare Pavese
Intendiamoci, mia moglie non se ne è mai andata. Ma è quest'ansia di quando lei è fuori, di quando lei è fuori con i miei bambini che mi consuma. E allora mi affido alla letteratura, e alla fotografia. Che però mi accrescono l'ansia. Forse è una cura omeopatica.
giovedì 29 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
ALLE 3 DI NOTTE
ALLE 3 DI NOTTE
E quando il mio cellulare vibra al buio,
l’occhio verde, alieno, che sbatte e mi sveglia
mi sommuove appena. Il mio passato, prossimo, remoto,
a quest’ora non mi lascia sfuggire.
E’ sbronzo, solo, vuole sentire la mia voce,
anche se penso potrebbe svegliare la moglie
e con lei in persona soddisfare quelle voglie
che gli piace dire gli piacerebbe soddisfare con me.
La notte può scendere pesante, credo lo si sappia,
lenzuola attorte addosso come un cappio.
Non ho più l’età per queste stronzate, di notte o di giorno,
né per essere la sua musa da telefono porno.
Gli dico che non posso parlare, sono in compagnia.
Davvero, queste notti vado a letto con la mia poesia.
(Moira Egan)
E quando il mio cellulare vibra al buio,
l’occhio verde, alieno, che sbatte e mi sveglia
mi sommuove appena. Il mio passato, prossimo, remoto,
a quest’ora non mi lascia sfuggire.
E’ sbronzo, solo, vuole sentire la mia voce,
anche se penso potrebbe svegliare la moglie
e con lei in persona soddisfare quelle voglie
che gli piace dire gli piacerebbe soddisfare con me.
La notte può scendere pesante, credo lo si sappia,
lenzuola attorte addosso come un cappio.
Non ho più l’età per queste stronzate, di notte o di giorno,
né per essere la sua musa da telefono porno.
Gli dico che non posso parlare, sono in compagnia.
Davvero, queste notti vado a letto con la mia poesia.
(Moira Egan)
domenica 18 dicembre 2011
Champignons
Li incontriamo nel bosco, su una radura:
due spedizioni nel crepuscolo che mute
si osservavano. Tra di noi nervoso
il telegrafico ronzio dello sciame di zanzare.
mia nonna era famosa per via della ricetta
degli champignons farcis. L' ha chiusa con sé nella
sua tomba. Tutto ciò che è buono, diceva,
va riempito di se stesso e poco più.
in cucina poco dopo tenevamo
i funghi all'orecchio e ruotavamo il gambo
in attesa del leggero scatto interno,
alla ricerca della giusta combinazione.
Jan Wagner
lunedì 5 dicembre 2011
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